Titolo: Duma Key
Titolo originale: Duma Key
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 2008
Pagine: 741
Formato: rilegato
Prezzo: € 19.90 (da copertina)
Sinossi:
Un terribile incidente si porta via il braccio destro di Edgar Freemantle,
imprenditore edile, mandandogli in tilt il cervello. Tutto quello che gli resta
una volta uscito dal tunnel è un corpo menomato e rabbia cieca. Su consiglio
dello psichiatra si trasferisce allora a migliaia di chilometri di distanza, a
Duma Key, una lussureggiante isoletta incontaminata al largo della Florida. Lì
riscopre l'hobby della pittura. Il primo soggetto è la sagoma scura di una nave
che improvvisamente si staglia sul mare al tramonto. In breve tempo le curiose
suggestioni del paesaggio cominciano ad assumere significati sinistri, e i
sogni si trasformano in visioni agghiaccianti... Edgar si rivela un artista
eccellente, ma quell'insospettato talento è una sorpresa e un'arma insieme: i
suoi quadri hanno il potere di influenzare la realtà. Ormai è certo che
qualcosa si stia servendo di lui per liberarsi e uscire allo scoperto. Mentre
la nave nera si fa sempre più vicina e minacciosa, Edgar conosce l'anziana
Elizabeth Eastlake, che da piccola fu vittima della medesima possessione: il
passato della donna viene finalmente alla luce e i fantasmi della sua infanzia
cominciano a manifestarsi, rivelando in modo devastante la loro pericolosità.
Dev'essere stato come vedersi restituire la lingua
dover aver pensato di dover rimanere in silenzio per sempre. E di più. Meglio.
Era un dono di se stessa, di ELIZABETH. Già da quei primi disegni così
incredibilmente coraggiosi deve aver capito che cosa stava accadendo. E deve
aver desiderato di più.
Il suo dono ha fame. I doni migliori - e i peggiori -
ce l'hanno sempre.
Recensione
di
FVonSexron
A primo impatto le settecentoquarantuno pagine possono spaventare, lo
ammetto, ma se siete lettori temerari come me di certo non vi lascerete
intimidire dal tomo che vi si presenta quando avete Duma Key davanti.
Avevo già fatto diversi tentativi di lettura di un libro dell'immenso King:
avevo cominciato L'acchiappasogni - poi abbandonato -, Il
talismano, Cell... Tutti esperimenti falliti tranne uno, L'uomo
in fuga, che qualcuno di voi conoscerà perché proprio da questo libro ha
tratto ispirazione l'autrice S. Collins per la trilogia di Hunger games.
Quest'ultimo mi era piaciuto così tanto che ricordo che, al tempo, l'ho finito
in poco meno di due ore... e ora che ci penso, ho letto anche Notte
buia, niente stelle, una serie di racconti incentrati sulle donne, vittime
o carnefici. Molto belli e intensi, particolarmente vivibili (si
potrà dire?) da una donna. Non aspettatevi baci e abbracci dai libri di King...
In ogni caso, come da copione per ogni libro del Re l'inizio è un po'
piatto. Così piatto che spesso e volentieri ti fa venire voglia di gettare il
libro dalla finestra del terzo piano, salvo poi pensare allo spreco di carta e
a tutti gli alberi abbattuti per stamparlo. Mi sono sforzata con ogni libro di
proseguire la lettura, ma i primi citati mi hanno tutti delusa, fatta eccezione
per... beh, per le eccezioni. Lo stile tuttavia è superbo, le descrizioni non
sono mai troppo lunghe o sbrodolanti di aggettivi superflui, non ci sono mai
troppi avverbi che terminano in -mente perché King li odia (e
questo mi ricorda che ho letto anche un suo libro dedicato agli aspiranti
scrittori, intitolato On writing, proprio "Sulla
scrittura").
Anyway, non fatevi abbattere dall'incipit decisamente triste
e privo di particolarità, perché Duma Key ne vale davvero la
pena. Il personaggio di Edgar va amato così com'è, e garantisco che non ci sono
eccezioni qui: lo si ama e basta, con le sue particolarità e il suo braccio
destro amputato... e con il suo dono, naturalmente. Per tutta la durata del
libro il dono e l'essere che pare dominarlo sono i veri protagonisti, quasi
Edgar e Wireman, il grande amico che incontra sull'isola della Florida, siano
solamente un contorno ad esso e al suo padrone. Edgar e Wireman prendono
lentamente consapevolezza del dono che il primo pare possedere, prima
ipotizzandolo quasi per scherzo, ma imparando poi a riconoscerlo come tale e
comprenderne la pericolosità. Il dono sta giocando con loro e li sta sfruttando
- in particolare Edgar ovviamente, che lo porta in sé -, portandoli su una
strada pericolosa, e solo Elizabeth Eastlake, l'anziana donna padrona
dell'isola che Wireman accudisce, riesce a comprendere appieno la situazione,
perché lei ha avuto il dono anni prima che arrivasse a Edgar.
Le settecentoquarantuno pagine scorreranno fin troppo velocemente,
credetemi. Vi sembreranno pochi minuti che l'avete cominciato quando sarete già
alla metà, e alla fine direte "Come, è già finito?", compreso di sguardo
da cucciolo abbandonato in autostrada e labbro inferiore sporgente. La storia
ti tiene incollato a forza alle pagine, quasi impedendoti ti separartene... è
una lettura meravigliosa, se il genere horror-fantasy vi piace.
Il finale… a bocca aperta - e con un po’ di amaro in quella bocca,
certamente, ma degno del Re.
Post scriptum: rileggendomi qualche titolo di King, mi sono dimenticata di dirvi che ho letto anche Il miglio verde e La bambina che amava Tom Gordon. Il primo un capolavoro - se avete visto il film vale la pena di leggersi più di seicento pagine di libro! -, il secondo un po' noioso ma particolare.
Post scriptum: rileggendomi qualche titolo di King, mi sono dimenticata di dirvi che ho letto anche Il miglio verde e La bambina che amava Tom Gordon. Il primo un capolavoro - se avete visto il film vale la pena di leggersi più di seicento pagine di libro! -, il secondo un po' noioso ma particolare.
cioè, è la tua prima recensione e scrivi così? no comment. Quanta invidia.
RispondiEliminaSei bravissima, anche se io non leggerò mai più un libro di king, ho letto Carrie e Cose preziose; il primo è carino, il secondo è talmente prolisso che tutta la sua bravura sembra sprecata, come se ci godesse a svilirsi, a stremare il lettore.
E' un autore che proprio non apprezzo, ma... aspetto le tue prossime recensioni. Ti seguo <3
Grazie mille di avermi riempita di complimenti, hahaha! Ebbene sì, è la mia prima recensione... Ho solamente scritto dei brevi riassunti per la scuola ma senza l'aspetto critico che ho messo qui, quindi nulla a che fare con ciò che hai letto sopra (:
EliminaE grazie anche per volermi seguire, ti metterò a conoscenza di ogni recensione che pubblicheremo (: a presto, un bacio! <3