Titolo:
Il
confine di un attimo
Titolo
originale: The
edge of never
Autore:
J.
A. Redmerski
Editore:
Fabbri
editori
Anno:
2013
Pagine:
839
Formato: rilegato
Prezzo: € 12,67
Sinossi:
Camryn
Bennett, vent’anni, non è certo il tipo da restare ingabbiata in
una vita ripetitiva sempre uguale a se stessa. Ma da quando il suo
ragazzo è morto in un terribile incidente, niente sembra più
importarle davvero…
Dopo
che anche la sua migliore amica le volta le spalle, Camryn salta su
un autobus, con solo un telefono cellulare e una piccola borsa,
decisa a fuggire da tutti coloro che la vogliono incasellare in una
vita che non le appartiene. Nel viaggio incontra un ragazzo di nome
Andrew Parrish, un tipo non molto diverso da lei, da cui si sente
irresistibilmente attratta. Andrew vive la vita come se non ci fosse
domani: la provoca, la diverte, la protegge, la seduce, le insegna ad
assaporare ogni singolo momento e ad ascoltare le sue emozioni più
profonde, i suoi desideri più veri e inconfessati. Ben presto
diventa il centro della sua vita. Ma Camryn ha giurato di non
lasciarsi andare mai più, di non innamorarsi mai più… E il
segreto che Andrew nasconde li spingerà irrimediabilmente insieme o
li distruggerà per sempre? Il
confine di un attimo è
un fenomeno mondiale: auto pubblicato online, ha scatenato la
reazione entusiasta di migliaia di fan che hanno realizzato video su
YouTube ispirati alla storia, album fotografici, playlist e che ne
hanno fatto un successo
da
oltre 200.000 copie. Dopo aver scalato le classifiche americane, è
in corso di pubblicazione in 20 Paesi.
Se mi sfiori mi perdo.Se mi lasci mi manca il respiro.
Recensione
di
Mary
Ho iniziato questo libro
dopo averne sentito parlare in toni entusiastici da una persona che
conosco.
Inizialmente, leggendo la
trama, ho pensato che potesse piacermi sì, però con qualche
reticenza.
Sono una persona, o forse è
meglio dire una lettrice, che apprezza molto variare e scoprire nuovi
autori anche emergenti e quindi non mi fossilizzo alle prime righe
solitamente perché so, da scrittrice amatoriale quale sono, che
l'inizio è forse la parte più difficile di un romanzo, storia,
saggio, one shot, racconto, ecc. ed in questo caso è andata
esattamente così, dopo un inizio non brillante la storia si fa
piacere.
Il tema centrale di questo
romanzo è il viaggio. Viaggio inteso nel senso primo del termine,
viaggio inteso come ricerca di se stessi e viaggio inteso come
opportunità di capire gli altri.
Camryn giovane ventenne del
North Carolina sa che la vita che sta vivendo le sta stretta, è
ingabbiata in una cittadina che non ama particolarmente, ha a che
fare con una famiglia particolare dove sua madre è alle prese con
una ritrovata libertà dopo un divorzio arrivato dopo il tradimento
del marito e Cole, il fratello maggiore, è praticamente “morto”
dal momento che si trova in prigione per aver ucciso un uomo mentre
era alla guida in stato di ebrezza. Non pensate che io esageri, sono
proprio questi i termini che usa Camryn, non le si può certo dare
torto visto che con un esperienza simile è morto quello che per lei
era l'uomo della sua vita, Ian.
Ian e Camryn avevano un
accordo, dopo il diploma avrebbero preso lo stretto necessario e
stipatolo in uno zaino sarebbero partiti alla volta di una vita fatta
di avventure e di mille lavori che non li avrebbero costretti in un
luogo per più di un tot di giorni. Tutto questo è svanito con la
morte del ragazzo.
Tuttavia dopo un'aspra
litigata con la sua migliore amica Natalie, soggetto che per metà
storia ho pensato fosse infido, Camryn afferra un bagaglio e la sua
borsetta, sale sul primo autobus che le viene in mente (siano
ringraziate le patate e l'Idaho che per chi non lo sapesse è
soprannominato lo Stato di quei deliziosi tuberi!) e da lì è
storia.
In Texas sull'autobus sale
un delizioso giovanotto, Andrew Parrish, meglio noto come il Kellan
Lutz su suggerimento di Natalie (Giusto per la cronaca e per
informare chi non mi conoscesse io vado letteralmente pazza per il
signor Lutz! Quindi menzione d'onore all'autrice che me lo nomina! Un
quarto di voto solo per averlo citato! No, scherzo ovviamente!).
Andrew ha anche lui un
bagaglio pesante da portarsi dietro, sta viaggiando con l'intento di
raggiungere il capezzale del padre malato per dar lui l'ultimo saluto
e anche per far pace con se stesso...
Camryn inizialmente è
restia ad ogni approccio di Andrew, non che lui ci provi!, è solo
incuriosito dal fatto che questa ragazza per auto nascondersi dica
cinque bugie su otto parole che dice, ma alla fine la nostra
protagonista cede e lascia che per lo meno si facciano compagnia fino
al Wayoming dove lui scenderà.
Proprio lì, dopo un
rocambolesco salvataggio da un pervertito i due personaggi
decideranno di intraprendere un viaggio a ritroso verso il Texas col
tacito accordo di essere liberi di parlare di qualsiasi cosa e vivere
tutto al momento.
Il viaggio è lungo, le
parole si sprecano ma pagina dopo pagina vediamo come Andrew entri
nel cuore serrato di Camryn e come Camryn riesca a far sciogliere il
bello e impossibile Andrew.
Il finale, anzi, gli ultimi
tre/quattro capitoli sono decisamente la botta di adrenalina che
effettivamente uno si aspetta a metà romanzo o quasi, invece la cara
autrice piazzandoli per ultimi ha deciso di chiudere col botto.
Ovviamente non ve li
racconto, sono rispettosa, che volete farci?
Tornando a noi, come dicevo
all'inizio la parte iniziale mi è apparsa lenta e stucchevole, non
si capiva, a prima lettura dove volesse arrivare Camryn poi, però,
andando avanti e finendo di leggere il romanzo ci si ripensa e tutto
si chiude in un cerchio.
Natalie dopo aver sentito il
racconto del viaggio e della storia di Andrew e Camryn definisce il
tutto “una favola moderna”, non è esattamente come la penso io
però sì, alla fine se vediamo Camryn come un'eroina forte e
coraggiosa, Andrew come un moderno Charming con tanto di tatuaggi
(fighi tra l'altro) e sorriso malizioso, la Chevrelle come il famoso
cavallo bianco e un grande intoppo (presente sul prefinale che non vi
narro) come l'antagonista cattivo direi che ci siamo.
Non ho trovato particolare o
incisivo lo stile di quest'autrice; è tutto scritto bene, i
caratteri sono delineati, il contorno è ben descritto e fa da ottimo
sottofondo ma manca sicuramente un guizzo che avrebbe reso la storia
epica.
Ho naturalmente il
presentimento che non tutti quelli che la leggeranno troveranno la
storia piacevole e poco interessante, io stessa ho avuto
quest'impressione. Non aspettatevi il romanzo del secolo, tuttavia
passerete delle ore con una piacevole lettura.
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